L’elettroscopio è uno strumento, inventato nel Settecento da Alessandro Volta (anche se è invece stato recentemente riconosciuto il diritto d'invenzione a Tiberio Cavallo) verso il 1780
.
Questo permette di rivelare la presenza di carica elettrica. Lo strumento non permette di quantificare la carica distribuita nell’ oggetto in esame, ma solo di dare una descrizione qualitativa: riveliamo la presenza o l’assenza di carica, ma non di quanti coulomb sia la carica considerata.
L’elettroscopio a foglie è costituito da un pomello metallico (o di un materiale conduttore), fisso, collegato a due lamine, anch’esse metalliche (le “foglie”), libere di muoversi. Il dispositivo viene racchiuso da un vaso di vetro, per evitare disturbi provocati da eventuali correnti d’aria, che potrebbero mettere in movimento le foglie.
Avvicinando un corpo carico al manico metallico, quest’ultimo si polarizza per il fenomeno dell’induzione elettrostatica: cariche di segno opposto a quella del corpo vengono attratte verso di esso dalla forza di Coulumb; contemporaneamente, per il principio di conservazione della carica, le foglioline, poste all’altra estremità del manico, si caricano entrambe di una carica dello stesso segno di quella distribuita sul corpo e, di conseguenza, si respingono l’un l’altra.
suggerimenti:
RispondiElimina1- aggiungerei una traccia musicale al video
2- nel testo a fine video suggerisco di riscrivere:
"Avvicinando un corpo carico elettricamente (...palloncino) ad un pomello metallico (cucchiaino) si vedranno le 2 lamine divergere. Questo fenomeno si spiega ... ...
3- si può mettere un link a Tiberio Cavallo e non è obbligatorio copia-incolla, potete scrivere e riassumere a modo vostro
per il resto, bene! siete stati i primi a pubblicare
togliere le domande dal post, thanks
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